Free cooling ed efficienza energetica: quanto è possibile risparmiare in un anno?

Temi come risparmio energetico e sostenibilità a lungo termine sono oggi di interesse pubblico, come mai prima d’ora. In materia di consumi energetici legati all’impatto ambientale, le normative sono in continua evoluzione e sempre più stringenti. Per questo, i produttori sono chiamati a realizzare impianti di refrigerazione sempre più efficienti. 

 

Inoltre, le imprese che più “prendono a cuore” queste importanti tematiche e lo dimostrano, impegnandosi attivamente per ridurre l’impatto ambientale nei propri processi produttivi, sono ben viste dalle pubbliche amministrazioni e, quindi, godono più facilmente di incentivi e agevolazioni fiscali.

Il doppio risparmio generato da un impianto Free Cooling Diretto

Nel settore degli impianti di raffreddamento per data center e locali tecnici, il sistema noto come  “free cooling diretto” è senza ombra di dubbio quello che garantisce un minor impatto ambientale.

 

In modalità free cooling totale, infatti, i compressori rimangono spenti poiché la temperatura dell’aria esterna è sufficiente a soddisfare le esigenze di raffreddamento dei locali. 

 

C’è poi un altro aspetto da considerare, un ulteriore punto a favore di questo sistema di refrigerazione: il risparmio in bolletta dovuto alla sensibile riduzione dei consumi. 

 

Ecco perché installare un impianto di raffreddamento di questo tipo significa da una parte “risparmiare” in termini di inquinamento e di impatto ambientale, dall’altra ottenere un risparmio notevole anche da un punto di vista economico.

 

Se confrontata con le soluzioni tradizionali, il free cooling diretto permette un risparmio annuale dell’energia elettrica che può superare il 90%. Questo significa poter ridurre i costi di raffreddamento a un decimo.

Il controsenso che nuoce all’ambiente e alle tasche

Nonostante l’evidente convenienza, nel settore degli impianti di refrigerazione per sale TLC e data center, si verifica un controsenso che ha del paradossale. Infatti, anche durante i mesi più rigidi dell’anno, si tende ad utilizzare impianti di raffreddamento che causano un grande inquinamento ambientale e un evidente – quanto evitabile – spreco di risorse economiche. 

 

L’utilizzo dell’aria condizionata, anche nei casi in cui si potrebbe utilizzare semplicemente quella proveniente dall’esterno, è uno spreco che il nostro pianeta non può permettersi.

Una soluzione integrabile con i “vecchi sistemi” e dai costi di manutenzione minimi

È importante, infine, porre la lente d’ingrandimento su un aspetto fondamentale che potrebbe spaventare il lettore meno informato. 

 

Installare un impianto di free cooling diretto non significa dover stravolgere un data center o un locale tecnico. Tutt’altro, infatti è possibile integrarlo con i tradizionali impianti in funzione. L’installazione, inoltre, necessita di pochi giorni lavorativi e non causa alcuna interruzione del servizio o problemi alla continuità dei lavori dell’azienda.

 

Oltre a ciò, grazie alla riduzione del numero di componenti nel sistema di refrigerazione, i costi di manutenzione sono inferiori e pressoché insignificanti se paragonati ai sistemi di raffreddamento tradizionali.

 

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