Free Cooling Diretto e Raffreddamento ad Acqua: quale metodo scegliere per sale TLC e Data Center?

Esistono diverse metodologie per evitare surriscaldamenti e mantenere al fresco i locali tecnici come Data Center e sale TLC. Gli elementi protagonisti di questi processi sono aria e acqua.

 

In generale, ogni apparecchiatura IT è raffreddata ad aria: tutte le parti di un’apparecchiatura incamerano aria dall’ambiente ed espellono il calore nella parte di scarico. Poiché, ad esempio, un Data Center può contenere migliaia di dispositivi, il risultato è che al suo interno vi sono numerosi percorsi di flussi d’aria calda, che insieme rappresentano la produzione totale di calore disperso del Data Center. Calore che, come dicevamo, deve essere rimosso.

 

Approfondiamo i diversi metodi di raffreddamento: innanzitutto va constatato che molti tra gli addetti ai lavori, non vedono di buon occhio la soluzione di raffreddamento ad acqua, tanto da opporsi alla sua implementazione.

I rischi di un impianto di raffreddamento ad acqua

Il timore maggiore è quello di veder “friggere” un server per qualche infiltrazione d’acqua. I sistemi di raffreddamento ad acqua possono avere perdite anche copiose, se il progetto è mal realizzato, causando un disastro idrico nei locali tecnici. 

 

Peraltro, l’ipotesi di errore umano non è assolutamente da sottovalutare: le statistiche sulle cause di downtime in un datacenter indicano che nell’80% dei casi è dovuto a errori umani. L’acqua è un solvente universale. Dato un periodo di tempo, è in grado di alterare lo stato di qualsiasi tipo di superficie, parti metalliche comprese.

 

Basti pensare che i sistemi di soppressione degli incendi nella maggior parte dei locali tecnici non contengono acqua; in molti casi i danni causati da questo elemento possono essere maggiori dei danni da incendio. 

 

Inoltre, un impianto di raffreddamento ad acqua prevede una serie di altre installazioni quali tubi, blocchi di raffreddamento (piastre fredde) collegati a ogni componente che si vuole raffreddare, un serbatoio, una pompa e un filtro. 

 

Non è difficile, in effetti, immaginare cosa implichi pulire regolarmente un sistema di raffreddamento ad acqua (che magari utilizza l’acqua di un fiume, e dunque necessita di un filtraggio specifico, complicato e costoso). Per di più, la manutenzione di un tale sistema è complessa in quanto si renderà necessario periodicamente rimuovere il liquido. 

 

Un altro punto a sfavore, è dato dal fatto che molto spesso la progettazione di schede madri, desktop e server, non è adeguata ai sistemi a base liquida, ma è basata sui sistemi ad aria, con ventole di raffreddamento.

 

Insomma, si tratta di un processo ben più dispendioso sotto diversi punti di vista rispetto, ad esempio, alla semplice pulizia a vuoto dei ventilatori.

L’utilizzo dell’acqua nel Free Cooling Indiretto

Anche nel free cooling indiretto per disperdere il calore presente nei locali tecnici si fa utilizzo di acqua fredda, incanalandola all’interno dell’impianto CTA (centrale di trattamento aria). 

 

Ed anche in questa soluzione, uno degli svantaggi deriva dal fatto che, abbassando la temperatura ambiente, sale l’umidità dell’aria. Sulle superfici fredde può quindi formarsi della condensa con possibilità di corrosione e gocciolamenti. 

 

Uno scenario che può essere evitato deumidificando (parzialmente) l’aria prima che venga immessa. Per la deumidificazione servono, però, temperature dell’acqua più basse rispetto a quanto normalmente possibile. Può quindi essere necessario accendere anche l’impianto di climatizzazione o, ancora, attivare la ventilazione meccanica. Ne conseguono ulteriori spese e maggiori consumi.

La soluzione più indicata: il Free Cooling Diretto

Parliamo del sistema più intelligente e meno dispendioso per refrigerare gli ambienti come sale TLC e Data Center, che raccoglie l’aria fredda proveniente dall’esterno per incanalarla all’interno dei locali tecnici, in modo del tutto gratuito ed ecosostenibile.

 

In cosa consiste e come funziona il Free Cooling Diretto? In questo articolo puoi approfondire l’argomento.

 

In breve, l’aria esterna con una temperatura più bassa va a sostituire l’aria calda dell’ambiente interno. 

È facilmente intuibile quanto possa incidere in positivo da un punto di vista deI risparmio economico. Utilizzando solo l’aria proveniente dall’esterno, infatti, non vi sono spese aggiuntive dovute all’utilizzo di sistemi che consumano energia elettrica.

Oltre a non incidere sull’ambiente, poi, rispetto ad un impianto di raffreddamento ad acqua, il Free Cooling Diretto richiede un livello di manutenzione estremamente basso, ed è il sistema stesso a gestire l’attività dello scambiatore di calore in base alla temperatura dell’aria esterna. 

 

Oltre a tutto questo, sono totalmente eliminati i problemi legati all’umidità, alla corrosione e al pericolo di perdite ingenti o gocciolamenti.

 

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